Le specie che vivono nei Calanchi
L’uomo a contatto con la natura
Nella Riserva dei Calanchi sono presenti alcune specie faunistiche di rilevante importanza. Tra gli uccelli, oltre a piccoli passeriformi come la Sterpazzola, l’Occhiocotto e il Canapino, è possibile osservare numerosi rapaci (Poiana, Gheppio e Sparviero) che nidificano con alcune coppie. Nei pressi della Riserva sono stati segnalati il Falco lanario e il Falco pellegrino. Tra i rapaci notturni, nei ruderi di alcune case coloniche e nelle cavità di grandi alberi nidificano il Barbagianni, la Civetta, l’Allocco e l’Assiolo. Nei periodi di migrazione è possibile osservare l’Albanella reale e l’Albanella minore. Tra i rettili segnaliamo il Cervone, la Biscia dal collare e l’Orbettino, tra gli anfibi il Rospo smeraldino dalla livrea pezzata. Sono presenti numerosi mammiferi: Volpe, Riccio, Talpa, Lepre, Donnola, Faina, Puzzola, Tasso, Quercino e Moscardino. Uno studio condotto nel 2004, ha inoltre rilevato, in Riserva, la presenza di ben 13 specie di chirotteri (pipistrelli) e micromammiferi, a testimonianza dell’elevata naturalità dei luoghi. L’Istrice, simbolo della Riserva, è segnalato nell’area da oltre venticinque anni, nonostante le sue abitudini notturne e il carattere fortemente elusivo.
Poiana
Nome: Buteo Buteo
Famiglia: Accipitridae
È un rapace di forme compatte con ali ampie e arrotondate e una coda piuttosto corta. Il colorito è bruno scuro superiormente e molto variabile inferiormente; solitamente la superficie inferiore delle ali è bruna leggermente barrata di nerastro con macchia scura al polso e area chiara sfumata al centro, mentre la coda presenta numerose sottili barre scure.
Volpe Rossa
Nome: Vulpes vulpes
Famiglia: Canidae
Di tutte le specie che formano il genere Vulpes, la volpe rossa è la più grande, la più diffusa e comprende molte sottospecie. La sua pelliccia la rende più appariscente di quello che è in realtà, soprattutto in inverno quando s’infoltisce.
Anche se il suo cibo prediletto sono conigli e roditori, la volpe è un cacciatore opportunista e si
Istrice
Nome: Hystrix cristata
Famiglia: Hystricidae
L’istrice ha una lunghezza media di 60-82 cm, possiede una coda lunga 8-17 cm e pesa 13-27 kg. Il suo corpo è in buona parte coperto di aculei. Essi vengono eretti quando l’animale è spaventato grazie a muscoli piloerettori e pellicciai, e alcuni si staccano facilmente alimentando la credenza popolare non veritiera che l’istrice scagli i suoi
Macaone
Nome: Papilio machaon
Famiglia: Papilionidae
Con i suoi quasi 8 centimetri di apertura alare massima, non è difficile incontrarla e notarla soprattutto nelle campagne o in collina dall’inizio della primavera (periodo in cui le crisalidi sfarfallano), fino ad autunno inoltrato.
I bruchi, verdi con anelli neri punteggiati di giallo, si nutrono di Apiaceae, come ad esempio il finocchio e la carota. Se disturbati,
Capriolo
Nome: Capreolus
Famiglia:Cervidae
Il capriolo è un cervide di piccole dimensioni, dal mantello fulvo in estate. La gola, le parti ventrali e la regione perianale, detta specchio anale, sono bianche. La coda è cortissima e non emerge dal pelo, nella femmina c’è un ciuffo di peli che ricopre la vulva. Il maschio possiede piccoli palchi (con questo termine vengono indicate le corna dei cervidi)
Tasso
Nome: Meles meles
Famiglia: Mustelidae
Ha l’aspetto di un cane bassotto, con un corpo massiccio e una muscolatura ben sviluppata, ha il muso appuntito quasi come quello del formichiere e una banda di colore bianco che dal muso si prolunga anche verso il ventre. L’impronta della zampa è caratteristica: un grosso cuscinetto centrale con quattro segni tondeggianti allineati (segno dei polpastrelli) spesso
Rospo Smeraldino
Nome: Bufo viridis
Famiglia: Bufonidae
È più piccolo del rospo comune (Bufo bufo), infatti raggiunge al massimo i 10 cm, restando più frequentemente attorno ai 7 cm. La colorazione è molto variabile: marrone o bianco con chiazze verde smeraldo.
La colorazione è molto variabile: marrone o bianco con chiazze verde smeraldo. Frequentemente la sua livrea è impreziosita da puntini rossastri. le ghiandole parotoidi
Moscardino
Nome: Muscardinus avellanarius
Famiglia: Roditore
Il moscardino è diffuso in Europa e presente in tutte le regioni italiane nei boschi cedui misti e nelle macchie fitte formate da alberi e arbusti che producono bacche e noci (noccioli, biancospini, castagni). Il suo status ci dice che è diventato raro nelle aree che hanno subito deforestazione e che sono state trasformate in sistemi agrari
Grillo
Nome: Gryllus campestris
Famiglia: Grillidi
Il corpo e il capo sono di colore bruno-giallastro con macchie e bande nere, la dimensione si aggira attorno i 16-21 millimetri. Ha lunghe ali posteriori che sporgono da quelle anteriori (tegmine), più rigide. Maschi e femmine sembrano simili, ma le femmine hanno un ovopositore che misura circa 10–15 mm. L’ovopositore è marrone-nero, ed è circondato da due appendici. Sia i maschi
Gheppio
Nome: Falco tinnunculus
Famiglia: Falconidae
Uno dei rapaci più diffusi nell’Europa centrale. Molti conoscono il gheppio poiché ha conquistato le città come proprio ambiente e si caratterizza per il suo originale volo oscillante.
I gheppi mostrano più che altre specie un acceso dimorfismo sessuale. La caratteristica più notevole è che i maschi hanno la testa di colore grigio chiaro, le femmine invece sono
Barbagianni
Nome: Tyto alba
Famiglia: Tytonidae
Sono pallidi, dalle ali lunghe, dalle gambe lunghe, 33-39 cm in lunghezza con un’apertura alare di 80-95 cm. Hanno un volo oscillante quando si avvicinano ai pascoli o a simili terreni di caccia. Sono uccelli tipici di zone d’aperta campagna come fattorie e cacciano prevalentemente ai margini dei boschi. Sono prevalentemente sedentari e notturni o crepuscolari.
Falco Pellegrino
Nome: Falco peregrinus.
Famiglia: Falconidae.
Nell’Europa centrale attorno al 1950 nidificavano ancora circa 430 coppie, poi si è giunti negli anni ’50 e ’60 ad un crollo della popolazione e ad un danneggiamento acuto della popolazione. In seguito ad un notevole maltrattamento dovuto a pesticidi, ma anche al furto di uova il falco pellegrino era minacciato dal pericolo di estinzione. Solo tramite